La produzione artistica di Sarah Catalano è estremamente evocativa. Le opere figurative di questa giovane artista sono infatti permeate di sensazioni, impresse sulla tela con i toni neutri della terra nella forma di ritratti o di nature morte. La ricerca del dettaglio si alterna così a momenti sfumati che sanno di echi lontani. La superficie trascolora come fosse fatta di ricordi.
Tagart
Massimo Pugliese
Tramite un linguaggio che trova gli echi espressionisti nei rimandi al fumetto, al mondo del cinema e alle atmosfere surreali, Massimo racconta di un andare oltre che è insito nella sua arte.
Paolo Vanoli
Gli interessi di paolo Vanoli navigano in un mare di immagini e visioni, il corpo è il mezzo con cui indaga la realtà.
Giulia Bonora
Giulia Bonora in arte Keramò studia presso l’accademia di Brera e la sua ricerca artistica è un binomio tra ceramica e fotografia. Indaga la realtà di tutti i giorni cercando di mettersi sempre alla prova.
Maddalena Colombo
Maddalena Colombo crea una autentica simbiosi tra arte e natura. Il suo tratto è istintuale e riflessivo allo stesso tempo e alla ricerca continua di un equilibrio.
Michela Vignola
Michela Vignola mostra attraverso le sue illustrazioni come questa arte sia al contempo una forma di comunicazione molto efficace.
Erica Gornati
Erica Gornati, dopo aver concluso il suo ciclo di studi all’Accademia di Brera, si esprime tramite l’arte dell’illustrazione e della performance, cercando di riportare temi a lei cari e dare una nuova prospettiva allo spettatore.
Giorgio Galgano
Giorgio Galgano, detto Gugol, è impegnatissimo: lavora, suona in due band, corre, arrampica, e si tiene aggiornato sulle ultime tendenze. E poi? Crea anche le sue illustrazioni grafiche, con cui comunica il suo mondo interiore.
Cristiano Rizzo
Cristiano Rizzo, giovane artista, utilizza principalmente la grafica d’arte come metodo espressivo, anche se vorrebbe indagarne altri. Con le sue opere vuole creare mondi altri in cui lo spettatore possa farsi trasportare.
Antonio Torretti
Antonio Torretti pensa che l’arte nasca dall’osservazione inconscia e che il suo unico fine sia il suo stesso superamento.