Tramite un linguaggio che trova gli echi espressionisti nei rimandi al fumetto, al mondo del cinema e alle atmosfere surreali, Massimo racconta di un andare oltre che è insito nella sua arte.
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Mario Cerrone
L’alfabeto artistico di Mario Cerrone è un intreccio di archetipi lontani: l’arte ellenica e cicladica, così come l’iconografia bizantina, rappresentano le fondamenta di una ricerca che mira a fondere il contemporaneo con le radici dell’antico. Forme flessuose, colori liberi, echi a tempi remoti, tutto parla della volontà di raccontare la sua origine nelle proprie opere, in una narrazione artistica che non mira alla perfezione formale quanto, piuttosto, a quel caos dinamico e vitale che è l’arte delle origini.
Giulia Serra
Le opere di Giulia serra sono estremamente eclettiche: spaziano tra collage, disegni e bozzetti dalle linee nervose, frammenti veloci di città e composizioni lineari al limite tra figurativo ed astratto. La sua arte è fatta per comunicare: un medium eloquente tra le sue idee e l’esterno.
Martina Cinotti
Le opere figurative di Martina Cinotti, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera, raccontano di un’indagine sulla rappresentazione del sé e sul corpo. Pennellate morbide, contorni sfumati e fusi dai colori, palette neutre e vive descrivono paesaggi interiori, è così che le tele diventano specchi acquarellati, pronti a riportare ogni vibrazione a chi le osserva.
Michele D’Amico
Le opere di Michele D’Amico nascono dalla curiosità del volersi mettere alla prova. Si dà così vita a composizioni abitate da soggetti con occhi grandi ed espressivi e in cui il colore, vitale e brillante, si configura come un tratto dominante.
Francesco Rocca
Tutto nella poetica del giovane pittore Francesco Rocca è apparente stasi e vivo sentimento. I suoi soggetti classicheggianti si tingono di possenti contrasti e si vestono di aloni surreali dagli echi notturni.
Giorgio Komarovitc
Giorgio Komarovitc è un artista italo-russo che si confronta con la realtà milanese da tanti anni. E’ appassionato dell’arte medievale e gotica e i suoi disegni rimandano alle miniature dei monaci amanuensi, ma l’incisione il campo in cui vuole concentrarsi davvero.