Simone Parise

L’estetica di Simone Parise fonde il ritratto sette-ottocentesco con l’espressività contemporanea. Le sensazioni che questo giovane pittore figurativo cattura sono formalmente trasposte nella ricerca di una composizione tradizionale che ne trasmetta le vibrazioni ma che, al contempo, viene attualizzata dal colore pop e dal solo abbozzo di espressione nei volti. Quella di Simone è una sintesi efficace e personale, una messa in dialogo tra la storia e il presente.

Elio Guazzo

Le immagini che Elio Guazzo, studente di pittura all’Accademia di Belle Arti milanese, evoca nelle sue opere figurative sono simili a miraggi. Sagome che si prefigurano come apparizioni volatili, parlano di una presenza che è anche assenza. I suoi soggetti nascono così dalla superficie: imprendibili, impalpabili e leggeri. 

Giorgia Guaglianone

Le opere pittoriche di Giorgia Guaglianone, giovane artista dell’Accademia di Brera, parlano di materia e di spirito. Le sue tele sono al confine tra tempeste romantiche e visioni astratte: superfici su cui è impresso un sentire istintuale e libero. Giorgia racconta così di emozioni contrastanti, di malinconia, di sublime poesia. 

Giovanni Tronfi

L’interesse verso le materie organiche e l’amore per la  pittura surreale sono le coordinate dichiarate da Giovanni Tronfi come base della sua ricerca artistica. Le sue composizioni si animano infatti di strutture molecolari, al limite tra un microcosmo scientifico e una surrealtà sospesa nel vuoto, gravitando, aggregandosi, componendo forme, in una superficie priva di ogni riferimento spazio-temporale. 

Mario Cerrone

L’alfabeto artistico di Mario Cerrone è un intreccio di archetipi lontani: l’arte ellenica e cicladica, così come l’iconografia bizantina, rappresentano le fondamenta di una ricerca che mira a fondere il contemporaneo con le radici dell’antico. Forme flessuose, colori liberi, echi a tempi remoti, tutto parla della volontà di raccontare la sua origine nelle proprie opere, in una narrazione artistica che non mira alla perfezione formale quanto, piuttosto, a quel caos dinamico e vitale che è l’arte delle origini. 

Giulia Serra

Le opere di Giulia serra sono estremamente eclettiche: spaziano tra collage, disegni e  bozzetti dalle linee nervose, frammenti veloci di città e composizioni lineari al limite tra figurativo ed astratto. La sua arte è fatta per comunicare: un medium eloquente tra le sue idee e l’esterno.

Martina Cinotti

Le opere figurative di Martina Cinotti, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera, raccontano di un’indagine sulla rappresentazione del sé e sul corpo. Pennellate morbide, contorni sfumati e fusi dai colori, palette neutre e vive descrivono paesaggi interiori, è così che le tele diventano specchi acquarellati, pronti a riportare ogni vibrazione a chi le osserva.

Erica Bardi

Le fotografie di Erica Bardi parlano di una profondità intima, fatta di luci, di ombre ed espressa tramite il mezzo del corpo. Il nudo visto dal suo obbiettivo diventa così un racconto che spesso sostituisce il volto e racconta una espressività piena ed intensa.

Ilaria Berzaghi

L’arte di Ilaria Berzaghi si dirige in una direzione materica e spesso astratizzante. Sulle sue tele si avvicendano palette neutre e segni archetipali, forme tridimensionali emergono dalle superfici piatte e delineano accessi a un mondo interiore. dove ogni conflitto si annulla, disperdendosi nella materia pittorica.