Un’esplosione di fantasia
Dall’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino, passando per l’Accademia di Firenze fino ad arrivare a Brera: Lu Sijia è una pittrice dal gusto surrealista in grado di trasportare su tela le varie forme del sogno e dell’immaginazione.
PRESENTAZIONE
-Allora… raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei, quanti anni hai?
Mi chiamo Lu Sijia e vengo da Pechino, in Cina.
Ho completato gli studi superiori presso la Scuola di Belle Arti Affiliata all’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino. Vivo in Italia da otto anni, di cui i primi cinque li ho trascorsi a Firenze, studiando presso l’Accademia di Belle Arti e laureandomi alla triennale.
Quest’anno ho completato il biennio di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove attualmente vivo e lavoro.
–Di cosa ti occupi?
Sono sempre stata focalizzata principalmente sulla pittura e non ho mai cambiato direzione, ma allo stesso tempo ho una passione per l’incisione, la scultura e la pittura digitale.
Il mio stile pittorico è piuttosto vario e la maggior parte delle mie opere sono caratterizzate da trame fantasiose, poiché amo guardare film di fantascienza e leggere fumetti.
Attualmente, ho anche una “seconda identità” come modella, quindi, di recente, ho iniziato ad aggiungere alle mie opere elementi provenienti dal mondo della moda, nella speranza di perfezionare ulteriormente il mio stile personale.
INTERESSI
–Ti piace la musica? Hai un cantante, gruppo preferito?
Ascolto praticamente tutti i generi musicali e di recente mi sono appassionata alla musica giapponese di genere vaporwave, ma in genere le mie band preferite includono BlackPink e Maneskin.
Ho molti cantanti che amo, ma sin da quando ero piccolo ho sempre ascoltato molto Taylor Swift e Avril Lavigne.
-Un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?
Da grande appassionata di fantascienza non posso non suggerire E.T.
-Qual è la forma d’arte che preferisci? C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto o che sia una fonte d’ispirazione?
La pittura senza dubbio. La pittura è sia complicata che semplice.
Di solito, quando non riesco a dipingere, opto per la scultura, l’incisione o faccio tutt’altro.
Mi piacciono molti artisti, ma nessuno in particolare è la mia fonte di ispirazione. La mia ispirazione proviene sempre da me stessa, dalle mie esperienze e da alcuni dettagli che osservo nella vita.
-C’è un momento della giornata che ti piace particolarmente?
Se mi sveglio presto, godo del tempo del mattino. Se mi sveglio a mezzogiorno, godo del tempo del pomeriggio. Non ho un momento preferito, godo di ogni istante.
LAVORO
-Come nasce il tuo interesse per la ricerca artistica?
Fin da quando ero piccola, mi è sempre piaciuto disegnare, forse anche perché i miei genitori amavano il disegno. Tuttavia, fin dall’infanzia e da quando ho iniziato a studiare il disegno in maniera professionale, tutto intorno a me era incentrato sull’arte. Anche se, in realtà, in quel periodo non l’ho approfondita attivamente, preferivo piuttosto seguire il mio flusso artistico senza un vero impegno.
A volte ho dubitato del mio amore per il disegno, ma adesso ho cominciato a capire che amo davvero l’arte, e negli ultimi anni ho iniziato a studiarla attivamente e a cercare di trovare il mio stile.
-Da dove ti è venuta l’idea e come ci sei arrivata\o?
Ho sempre vissuto una vita tranquilla e monotona alla scuola d’arte, ma nel mio privato sono una persona vivace che odia essere vincolata dalla routine: perciò mi sforzo di cercare cose o situazioni che mi possano sembrare interessanti nella vita e cerco di esprimerle al meglio nelle mie opere d’arte.
-Un’emozione che sapresti nominare mentre lavori?
Sono una persona con forti fluttuazioni emotive. Sono felice quando sono soddisfatta del completamento delle mie opere d’arte, mentre mi arrabbio quando non riesco a dipingere bene.
-Prima di cominciare a lavorare hai già chiara l’idea di come sarà il tuo lavoro? Oppure è quando cominci che hai un’idea di quello che farai?
Non lo saprò mai con certezza, perché durante il processo creativo sono sempre incline a modificare, aggiungere o togliere qualcosa.
-Che ruolo svolgono i titoli per te? E quando li assegni? Di solito i titoli vengono prima o dopo che hai finito il tuo lavoro?
I titoli per me svolgono una funzione di sintesi e riepilogo, di solito posso deciderli solo dopo aver completato l’opera.
-Ti capita di doverti fermare mentre stai lavorando, perché non hai in casa il tipo di pezzo o di materiale che ti serve, e di dover aspettare finchè non lo trovi?
Può accadere una situazione del genere perché sono una persona distratta e spesso mi dimentico di pulire i pennelli dal giorno precedente, il che mi impedisce di poterli utilizzare il giorno successivo.
-Raccontaci come nasce un tuo lavoro. Parti da un’idea, una sensazione o che altro?
Le mie opere traggono ispirazione da molte fonti: ad esempio, mi piace autoimmedesimarmi all’interno delle scene di un film e vedere come esse potrebbero svolgersi attorno a me, oppure mi lascio ispirare da una frase di un libro che improvvisamente prende forma nella mia mente, o potrebbe essere una serie di forme casualmente tracciate su una tela che si trasformano in immagini interessanti, oppure traggo ispirazione dai miei sogni.
-Hai fatto un percorso all’accademia di Belle Arti; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovata? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.
Certamente, l’accademia d’arte è stata importante per me e mi ha insegnato di più a guardare le cose da prospettive diverse dalla mia, ma se devo essere sincera ho imparato molto di più al di fuori della scuola.
-Qual è il tuo lavoro che finora è stato più apprezzato? E quale quello che tu preferisci?
Non mi interessa molto l’opinione degli altri sulle mie opere, ma mi piace condividerle e tenerne traccia, come a scriverne un diario.
INTERAZIONE CON IL MONDO ESTERNO
-I social sono ormai una piattaforma indispensabile per pubblicare i propri lavori ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per ciò che fai?
Sono molto felice di condividere le mie opere sui social media, perché sono una persona a cui piace interagire e registrare.
Forse, fra dieci anni non ricorderò un particolare evento che è accaduto ora, ma grazie a un quadro che ho dipinto e pubblicato, la mia esperienza esisterà per sempre.
-Sei stato a Milano, come ha influito su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e su ciò che produci?
Milano è una città internazionale: artisticamente parlando mi ha offerto svariati spunti sia dal punto di vista dell’elaborazione artistica più “classica”, che della presenza vibrante dell’arte contemporanea.
In generale posso dire che mi ha permesso di scoprire anche molti giovani artisti e colleghi e mi offerto maggiori possibilità in campo lavorativo.
-Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi e progetti?
Penso che le mie future opere continueranno ad avere lo stesso stile attuale, probabilmente arricchito con alcuni elementi dal mondo del fashion e della moda.
-Quali sono i progetti che non sei ancora riuscito a realizzare?
Diciamo che mi sto mettendo alla prova principalmente su opere scultoree. Spero di poter trasformare la maggior parte dei miei dipinti in sculture, ma attualmente la mia concentrazione rimane sulla pittura, poiché essa rappresenta la base di tutto.
-Cosa significa per te essere artisti oggi?
Essere un artista significa mantenere costantemente la pratica della pittura o della creazione artistica correlata, dedicando la maggior parte del tempo alla creazione.
Le opere artistiche sono in continua evoluzione e non ci si accontenta di dipingere solo ciò in cui si è bravi.
Ringraziamo Lu Sijia per aver risposto alle nostre domande, potete continuare a seguirlo sul suo profilo Instagram.
Scopri altri artisti emergenti sulla nostra rivista Venticento Art Magazine.