L’interesse verso le materie organiche e l’amore per la pittura surreale sono le coordinate dichiarate da Giovanni Tronfi come base della sua ricerca artistica. Le sue composizioni si animano infatti di strutture molecolari, al limite tra un microcosmo scientifico e una surrealtà sospesa nel vuoto, gravitando, aggregandosi, componendo forme, in una superficie priva di ogni riferimento spazio-temporale.
Authorventicento
Sarah Catalano
La produzione artistica di Sarah Catalano è estremamente evocativa. Le opere figurative di questa giovane artista sono infatti permeate di sensazioni, impresse sulla tela con i toni neutri della terra nella forma di ritratti o di nature morte. La ricerca del dettaglio si alterna così a momenti sfumati che sanno di echi lontani. La superficie trascolora come fosse fatta di ricordi.
Massimo Pugliese
Tramite un linguaggio che trova gli echi espressionisti nei rimandi al fumetto, al mondo del cinema e alle atmosfere surreali, Massimo racconta di un andare oltre che è insito nella sua arte.
Mario Cerrone
L’alfabeto artistico di Mario Cerrone è un intreccio di archetipi lontani: l’arte ellenica e cicladica, così come l’iconografia bizantina, rappresentano le fondamenta di una ricerca che mira a fondere il contemporaneo con le radici dell’antico. Forme flessuose, colori liberi, echi a tempi remoti, tutto parla della volontà di raccontare la sua origine nelle proprie opere, in una narrazione artistica che non mira alla perfezione formale quanto, piuttosto, a quel caos dinamico e vitale che è l’arte delle origini.
Sara Fondrini
Le opere di Sara Fondrini sono profondamente espressive. Il suo è un abbozzare di volti, soggetti irriducibili e immortalati nella loro esistenza, nella singolarità del loro stato d’animo.
Giulia Serra
Le opere di Giulia serra sono estremamente eclettiche: spaziano tra collage, disegni e bozzetti dalle linee nervose, frammenti veloci di città e composizioni lineari al limite tra figurativo ed astratto. La sua arte è fatta per comunicare: un medium eloquente tra le sue idee e l’esterno.
Martina Cinotti
Le opere figurative di Martina Cinotti, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Brera, raccontano di un’indagine sulla rappresentazione del sé e sul corpo. Pennellate morbide, contorni sfumati e fusi dai colori, palette neutre e vive descrivono paesaggi interiori, è così che le tele diventano specchi acquarellati, pronti a riportare ogni vibrazione a chi le osserva.
Erica Bardi
Le fotografie di Erica Bardi parlano di una profondità intima, fatta di luci, di ombre ed espressa tramite il mezzo del corpo. Il nudo visto dal suo obbiettivo diventa così un racconto che spesso sostituisce il volto e racconta una espressività piena ed intensa.
Ilaria Berzaghi
L’arte di Ilaria Berzaghi si dirige in una direzione materica e spesso astratizzante. Sulle sue tele si avvicendano palette neutre e segni archetipali, forme tridimensionali emergono dalle superfici piatte e delineano accessi a un mondo interiore. dove ogni conflitto si annulla, disperdendosi nella materia pittorica.
Rossella Barbante
Le opere pittoriche di Rossella Barbante sono sublimi stratificazioni di colori e materia che si fondano nella volontà di trasporre il problematico rapporto tra uomo e paesaggio. Le sue tele si configurano infatti come campiture vivaci, in cui le sfumature si avvicendano e sovrappongono delineando i confini astratti di suggestioni e riflessioni attorno a questo tema.