Alessandro Bologna

L’arte di essere artisti

Alessandro Bologna è un artista emergente che si occupa sopratutto di pittura e digital art. Aspirante tatuatore, è molto legato alle emozioni più negative, che trasforma in forza espressiva nelle sue opere d’arte.

La morte con l’ermellino

PRESENTAZIONE

Allora… raccontaci un po’ da dove vieni, chi sei, quanti anni hai?

Mi chiamo Alessandro Bologna.

Vengo da Tradate, in provincia di Varese. Ho 28 anni.

-Di cosa ti occupi?

Attualmente sono un magazziniere aeroportuale.

-Ti piace la musica? Hai un cantante, un gruppo preferito?

Adoro la musica, il mio gruppo preferito sono i black veil brides e gli electric callboy.

-Un film che secondo te tutti dovrebbero vedere?

Un film che tutti dovrebbero vedere penso sia Mulholland Drive di Lynch.

Pierre-Auguste Renoir

-Qual è la forma d’arte che preferisci? (da andare a vedere/ a cui assistere: fotografia, pittura, scultura, performance, ecc..) C’è un artista contemporaneo che consideri assoluto o che sia una fonte d’ispirazione?

Personalmente mi piacciono molto la Pittura e la digital art (Photoshop e illustrazioni). Se dovessi scegliere un artista, attualmente seguo molto Beksinski.

-C’è un momento della giornata che ti piace particolarmente?

Adoro la notte.

LAVORO

-Come nasce il tuo interesse per la ricerca artistica?

Fin da piccolo mi sono subito interessato ai tatuaggi e all’arte considerata piu “dark”.

-Da dove ti è venuta l’idea e come ci sei arrivato?

L’idea di base da cui parto per le mie opere d’arte è quella di unire le sensazioni negative e maligne creando qualcosa che abbia potenza espressiva.

Athena quarantena
Double Athena stay in quarantena

-Un’emozione che sapresti nominare mentre lavori?

Mentre creo un quadro o un progetto digitale cerco i pensieri negativi e le situazioni che stanno intorno a me, per poterne prendere ispirazione e riversarle nei miei disegni.

-Che cosa sentivi necessario: fare qualcosa di diverso, oppure andare oltre? Avevi un’idea chiara di quello che bisognava fare?

Vedendo molti artisti osare sempre di più, ho deciso di provare a riproporre immagini di tradizioni e culture in chiave personale, decisamente più macabra.

-Prima di cominciare a lavorare hai già chiara l’idea di come sarà il tuo lavoro? Oppure è quando cominci che hai un’idea di quello che farai?

Prima di cominciare a lavorare ad un progetto solitamente ho una bozza in testa di come potrebbe essere l’idea, che poi sicuramente subirà delle modifiche.

Alessandro Bologna
Bacco’s death

Che ruolo svolgono i titoli per te? E quando li assegni? Di solito i titoli vengono prima o dopo che hai finito il tuo lavoro?

I titoli a mio parere personale sono superflui, fatico a dare un titolo alle mie opere, penso sia quasi rinchiudere il tutto.

Quand’è che senti che un lavoro è finito?

Un lavoro lo reputo finito dal momento in cui penso già ad un altro progetto.

-Ti capita di doverti fermare mentre stai lavorando, perché non hai in casa il tipo di pezzo o di materiale che ti serve, e di dover aspettare finché non lo trovi?

Non voglio portare troppo a lungo un progetto per non rischiare di rovinarlo. Tuttavia molte volte lascio in sospeso un lavoro per giorni poiché non ho con me quello che mi serve, o perché magari sono stanco da lavoro.

-Quale lavoro secondo te funziona di più rispetto agli altri?

Con la digital art in generale ho trovato finalmente la vera forma e potenza di quello che voglio esprimere.

Se penso ad un progetto attualmente sto lavorando alla trasposizione artistica di un’emozione molto forte, che proprio ora è più forte che mai, la rabbia.

watch me
Watch me

-Raccontaci come nasce un tuo lavoro. Parti da un’idea, una sensazione o che altro?

Partendo da questa sensazione (la rabbia) creo qualcosa di getto pensando a come potrebbe poi costruirsi il progetto intero, se in formato digitale o con la pittura.

-Hai fatto un percorso all’accademia di Belle Arti / in ambito artistico; come descriveresti questo viaggio, come ti sei trovata? Immaginiamo che questo percorso ti abbia lasciato qualcosa, degli strumenti di lavoro che utilizzi o delle influenze particolari.

All’Accademia ho fatto grafica d’arte, che tra l’altro si sposava perfettamente con lo stile di molti artisti che ammiro e alle tecniche di stampa. Sono stati anni molto belli e interessanti dove ho imparato nuove cose, nuove tecniche e ho avuto l’occasione di conoscere molti artisti nuovi.

Qual è il tuo lavoro che finora è stato più apprezzato? E quale quello che tu preferisci?

Il lavoro che credo sia piaciuto di più, e che tra l’altro preferisco anche io, tanto che me lo tatuerò su tutta la schiena, è: “a girl with a death earring”.

Alessandro Bologna girl earring
Girl with a death earring

INTERAZIONE CON IL MONDO ESTERNO

-I social sono ormai una piattaforma indispensabile per pubblicare i propri lavori ed essere conosciuti; tu come vivi questa dimensione, e soprattutto, quanto la reputi importante per ciò che fai?

Ormai posto tutto su Instagram, che per ora penso sia il mezzo migliore per far vedere quello che faccio, sperando sempre di arrivare a tante persone ed avere qualche feedback indietro.

-Sei stato a Milano, come ha influito su di te questa città? Il luogo in cui ti trovi ha un’influenza su di te e su ciò che produci?

Sinceramente il luogo in cui sto non influisce molto su quel che faccio. Appena penso ad un progetto sono già nel mio luogo ideale, in cui c’è tutto cioè che mi serve (idealmente), indipendentemente da dove mi trovo fisicamente.

Lo chiamo “inferno vivo”.

Grey

-Quali sono i tuoi prossimi obbiettivi e progetti?

Attualmente spero di poter essere sempre più concreto nei progetti e riuscire a farli vedere alle persone, magari con qualche mostra o esposizione.

Si spera ovviamente.

-Quali sono i progetti che non sei ancora riuscita a realizzare?

Ora come ora mi sento un artista, e fortunatamente ho anche un lavoro che mi permette di vivere con la mia ragazza, continuando sempre a dipingere e creare lavori al pc. Credo di stare creando il mio progetto giorno per giorno.

-Cosa significa per te essere artisti oggi?

Sicuramente per me è qualcosa di importante, connaturato in me. Non lo vedo come hobby bensì come side project.

Infine, ci indicheresti tre giovani artisti che stimi ed ammiri di Milano?

Purtroppo non conosco nessuno nella zona Milano da poter suggerire.


Ringraziamo Alessandro per aver risposto alle nostre domande, potete continuare a seguirlo sul suo profilo Instagram

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